
e l’AI funziona correttamente, il vero problema non è il sistema in sé, ma chi ne distorce la comunicazione.
e l’AI funziona correttamente, il vero problema non è il sistema in sé, ma chi ne distorce la comunicazione.
Le intelligenze artificiali leggono il web ogni giorno, ma non come noi. Per essere trovati da ChatGPT, Claude o Perplexity non basta avere un sito: serve guidarle. llms.txt è un piccolo file che può fare una grande differenza. In questo articolo scoprirai cos’è, perché è utile anche per siti semplici e come crearlo in 5 minuti. Un nuovo strumento di visibilità per chi vuole restare al passo.
L’articolo ripercorre 20 anni di evoluzione della comunicazione sui social partendo dal primo video caricato su YouTube nel 2005 (“Me at the zoo”) fino all’irruzione dell’Intelligenza Artificiale nella narrazione digitale.
Attraverso una timeline, racconta come la comunicazione sia passata dalla spontaneità amatoriale dei primi video alla professionalizzazione dei creator, al boom degli influencer durante la pandemia, fino alla trasformazione attuale in cui AI e algoritmi partecipano attivamente alla creazione di contenuti.
Nonostante la tecnologia, il cuore della comunicazione rimane lo stesso: cercare connessioni autentiche tra persone, anche in un mondo sempre più filtrato e automatizzato.
Se immaginassimo un marketer che unisce con eleganza intuizione creativa, competenza tecnica e una passione quasi filosofica per l’intelligenza artificiale, avremmo un ritratto abbastanza fedele di Francesco Maria de Feo, noto a tutti come Frank.
L’articolo “AI e Creatività” presenta un’intervista con Frank Maria de Feo, in cui si esplora come l’intelligenza artificiale e la creatività umana possano collaborare per rivoluzionare il naming e il marketing digitale. Viene illustrato il Metodo CRESC – basato su creatività, risonanza, esclusività, semantica e compatibilità – che integra l’analisi dei big data e l’automazione con l’intervento umano per creare brand autentici e innovativi. Il testo sottolinea l’importanza di un equilibrio tra tecnologia e sensibilità umana per comunicazioni aziendali efficaci e capaci di emozionare il pubblico.
L’immaginazione non è scomparsa, ma si è evoluta grazie a intelligenza artificiale e nuove tecnologie come AR, VR e algoritmi creativi. Strumenti come DALL-E, Amper Music e AI Dungeon stanno ridefinendo l’arte, la musica e la narrazione, creando esperienze immersive e interattive. Nei videogiochi, titoli come No Man’s Sky mostrano l’uso dell’AI per creare mondi infiniti, mentre nel cinema e nel design, l’AI supporta sceneggiatori e architetti con soluzioni innovative. L’immaginazione oggi non è solo viva, ma amplificata, offrendoci nuove frontiere creative che
L’intelligenza artificiale sta trasformando le relazioni aziendali e il coinvolgimento sociale, ottimizzando comunicazione ed efficienza. Strumenti come IBM Watson, Microsoft Dynamics 365 e Slack migliorano l’analisi dei dati, la gestione dei clienti e la collaborazione tra team. Casi come Spotify e Salesforce dimostrano come l’AI personalizzi esperienze e automatizzi operazioni. Questo non solo ottimizza i processi, ma rafforza le relazioni interne ed esterne. Il futuro del lavoro è qui, e l’AI è un alleato indispensabile per restare competitivi, mantenendo comunque il valore del tocco umano.
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il naming aziendale grazie a strumenti come Squadhelp, Namelix e Named by AI, che offrono nomi personalizzati e verificano la disponibilità dei domini in pochi secondi. Questi strumenti integrano analisi di tendenze e preferenze, rendendo il processo più veloce, strategico e innovativo. L’AI non solo semplifica il naming, ma lo eleva, garantendo coerenza, unicità e proiezione futura. Adottare queste tecnologie rappresenta un’opportunità cruciale per costruire brand memorabili e competitivi.
L’intelligenza artificiale non minaccia il lavoro umano nel naming, ma lo potenzia, offrendo nuove opportunità creative. Grazie a strumenti come il metodo CRESC, l’AI affianca l’intuizione e la sensibilità umana, analizzando dati, tendenze e impatti emotivi in tempo record. Questa collaborazione uomo-macchina permette di generare nomi memorabili e strategicamente efficaci, dimostrando che il futuro del branding non è un conflitto, ma una sinergia tra creatività e tecnologia.
La Giornata Mondiale del Copywriting, celebrata il 30 settembre, rende omaggio ai professionisti che trasformano parole in emozioni e azioni. Nato nel XIX secolo con John Emory Powers, il copywriting è oggi un mix di creatività e strategia che connette brand e pubblico. Nonostante l’avvento dell’AI, l’empatia e l’umanità dei copywriter restano insostituibili, rendendoli fondamentali per campagne di successo. Questa giornata celebra il loro contributo nella creazione di messaggi che influenzano la nostra quotidianità.